Venezia (NON) è un albergo: e una location da matrimonio

“Lauren, voglio fare come George Clooney: sposarci a Venezia.”

 “Quando ti ho conosciuto io, cinque anni fa, eri tutto occhialini da sfigato e scrivania, pure quella da NERD. Ora che ti ho fatto diventare muscoloso e abbronzato, così trendy da diventare un influencer pro-Trump, ti senti subito come il bel George. Ma non possiamo sposarci a Montecarlo in mezzi a quelli ricchi (quasi) come noi?”

 “Ma no compriamoci Venezia, voglio il mio yacht Koru in mezzo alle gondole, poi il Sindaco, Brugnasso, Brugno qualcosa del genere…ah no, ecco Brignano, il Sindaco Brignano mi ha già fatto il prezzo, 120 milioni per tre giorni e due notti, compresa la Scuola Grande della Misericordia che tanto è sua.”

Il campanile veneziano con lo striscione anti-Bezos, simbolo della satira cittadina durante il matrimonio più discusso del 2025. 

“Ma allora, se proprio vuoi fare il grosso, sposiamoci nello Spazio, Jeff! Pensi che mi siano bastati gli undici minuti ad aprile con Katy?”

È uscito il nostro primo libro
"Foodification - Come il cibo si è mangiato le città".

Eris Edizioni. Collana BookBlock.

Il podcast su Spotify

Foodification racconta la trasformazione e
l’evoluzione delle nostre città vista attraverso la lente
della gourmet gentrification e nasce dall'incontro
artistico tra Paolo Tex Tessarin e Marco Perucca

Dalla gourmet experience alla gourmet gentrification.

Gli spazi urbani da luoghi di aggregazione a luoghi di somministrazione.

Un'analisi di come il cibo si sta mangiando le nostre città.

Dal Salone del Gusto allo Street Food, passando per la Sagra della Salamella fritta nel cuore di strade e quartieri.

Come è successo tutto questo?

Avevamo davvero bisogno di tutto questo?

Torino capitale del food

Aprile 2020

Menelique pubblica l'articolo "Torino capitale del food" insieme al racconto "La resa" a cura di Foodification

Una realtà che profuma di distopia: il viaggio ventennale di Torino verso la gourmet gentrification.

Nel 2016 prende vita lo spettacolo teatrale
"Come il cibo si è mangiato la città".

Partendo da Torino, città natale degli autori, la recita analizza le relazioni tra cibo e territorio.

Dal Salone del Gusto al Parco del Valentino alla nascita di Eataly fino ai mutamenti commerciali ed estetici di quartieri e distretti.

Una narrazione ironica unita alla disamina di dati statistici economici e sociali.

Tra il recente passato e un futuro prossimo che profuma di distopia molto vicina alla realtà, scambi di battute e monologhi che guidano un percorso attraverso le trasformazioni che Torino e l’Italia hanno vissuto negli ultimi quindici anni proprio a causa di una nuova concezione del cibo, o meglio "food" che da nutrimento diventa prodotto, status symbol e protagonista di gentrification.

Dalla fondazione di Eataly nel 2003, alle recensioni dell’ultimo ristorante di tendenza sorto nel distretto del cibo sano e pulito, dove anche i riders Foodora pedalano felici.

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